LA PREPARAZIONE DEGLI ELLEBORI AL TRAPIANTO
Ho un elleboro in vaso da trapiantare o mettere in giardino cosa devo fare?
Le piante coltivate in vaso devono essere preparate per essere trapiantate o messe a dimora in giardino. Questa operazione è importante, perché la coltivazione in serra porta ad avere esemplari con apparati radicali molto intricati, che possono far fatica ad adattarsi al nuovo ambiente in cui vengono inseriti.
Qual'è il periodo migliore per fare questi lavori di giardinaggio?
Considerando che si parte da una pianta coltivata in vaso, il trapianto o la messa a dimora può essere fatta tutto l'anno, tralasciando, ovviamente, i mesi più caldi e quelli in cui il terreno è gelato. Ma potendo scegliere, i mesi migliori sono settembre, ottobre, novembre e, come seconda scelta, febbraio, marzo e aprile.
Fase 1: estrarre la pianta dal vaso di coltivazione
Per quanto sembri banale ad alcuni, estrarre la pianta dal vaso in cui è stata coltivata rappresenta un problema. Se dai fori sottostanti fuoriescono le radici, sarà necessario tagliarle a filo del foro di drenaggio tramite cesoia o coltello. Quindi, premendo sul fondo, dovremo riuscire a estrarre il pane di coltivazione. Se questa operazione risulta troppo complicata, sarà necessario tagliare con una cesoia o forbice la superficie esterna del vaso e quindi allentare la pressione delle radici sul bordo.
Fase 2: Districare le radici
Normalmente, estratto il pane di terra, vi troverete di fronte ad un ammasso intricato di radici. In questo caso, è importante lavorare il pane di terra per farlo aderire bene al terreno in cui viene inserita la pianta. Se questo lavoro non viene fatto, c'é il pericolo che la pianta appassisca anche se il terreno circostante è umido.
Come e quando devo districare le radici?
La lavorazione del pane di terra potrà essere fatta nel periodo adatto al trapianto (settembre, ottobre, novembre, febbraio, marzo, aprile) scegliendo un momento della giornata fresco e umido, ancora meglio, se in presenza di nuvole o pioggia. Lo strumento da utilizzare è un semplice punteruolo che viene infilato nel panetto di terra e, piegandolo, si spingono le radici verso l'esterno, liberandole dall'ammasso. Questo lavoro necessita di una certa pazienza e deve essere fatto sia sulla superficie esterna che su quella inferiore. Se fate questa operazione nei mesi di settembre, ottobre e novembre potete agire in modo più drastico, liberando le radici per una profondità di circa due centimetri. Invece nei mesi di febbraio, marzo e aprile sarà meglio essere più delicati e liberare le radici solo per un centimetro di profondità.
Se alcune radici risultano troppo lunghe potete accorciarle.
POTETE VEDERE IL VIDEO DI QUESTA OPERAZIONE CLICCANDO SUL TASTO SOTTOSTANTE